con Marta Scarabottolo, psicologa psicoterapeuta

Cos’è Abitare il sentire
“Abitare il sentire” è un ciclo di incontri dedicati a chi desidera rallentare, respirare e ritrovare un contatto autentico con sé.
In un mondo che ci chiede costantemente di essere performanti e veloci, questo percorso offre uno spazio intimo e sicuro in cui rientrare.
Attraverso la consapevolezza corporea, la mindfulness e le meditazioni gestaltiche, il corpo diventa luogo di ascolto, il respiro strumento di radicamento, il movimento espressione viva del proprio sentire.
Un tempo per abitarsi davvero.
A chi si rivolge
- A chi sente il bisogno di rallentare
- A chi vuole ritrovare una connessione con il proprio corpo
- A chi desidera esplorare emozioni e vissuti in modo non giudicante
- A chi è curioso di un percorso esperienziale che unisce psicoterapia, mindfulness e movimento
Non è richiesta alcuna esperienza precedente.
L’approccio integrato di Marta Scarabottolo
“Abitare il sentire” nasce da un’esperienza viva, personale e clinica.
Un approccio che unisce visione, pratica e corpo. Che intreccia più linguaggi, per permettere a ogni persona di esplorare il proprio mondo interiore da più porte, con più strumenti.
Psicoterapia della Gestalt
Il primo pilastro è la psicoterapia della Gestalt, orientamento umanistico-esperienziale che pone al centro la presenza, il sentire e il contatto autentico con sé e con l’ambiente.
Nel lavoro di Marta, la Gestalt diventa una bussola per coltivare consapevolezza e responsabilità: ogni incontro è un invito a esplorare come sto, cosa sento, cosa penso e cosa scelgo di fare.
Il ciclo del contatto — fulcro del modello gestaltico — si manifesta nel modo in cui il corpo reagisce agli stimoli, nel modo in cui elaboriamo ciò che sentiamo, nella scelta (consapevole o meno) di restare, difenderci, aprirci o trasformare.
Il lavoro gestaltico non analizza da fuori, ma accompagna da dentro. Non giudica, ma accoglie. Non interpreta, ma ascolta profondamente il processo che accade, momento per momento.
Mindfulness
Nel percorso “Abitare il sentire”, la mindfulness non è una tecnica, ma una disposizione interiore: una pratica di attenzione consapevole al momento presente, con atteggiamento non giudicante, curioso, gentile.
Portare attenzione al respiro, alla postura, alle sensazioni, permette di radicarsi nel qui e ora.
In questo spazio di presenza, la persona può incontrare se stessa senza difese, osservare con più chiarezza ciò che accade internamente e allentare i meccanismi automatici che spesso guidano pensieri, emozioni e comportamenti.
La mindfulness, in questo contesto, diventa strumento per abitare il tempo interno e ritrovare il proprio ritmo, oltre la frenesia esterna.
Un modo per “esserci” davvero, con tutto ciò che c’è, anche quando è imperfetto, fragile o ancora in cerca di forma.
Danzamovimento
Il terzo linguaggio che attraversa il percorso è quello della danzamovimento, una pratica che Marta ha coltivato nel tempo e che ha trasformato, nel proprio lavoro terapeutico, in spazio di espressione spontanea e non tecnica.
Qui il corpo non esegue, ma racconta. Non dimostra, ma sente.
Ogni gesto, ogni piccolo movimento nasce da un’emozione o da un bisogno: è l’inizio di un dialogo interno, la possibilità di dare forma a qualcosa che spesso non ha parole.
Il movimento diventa così traccia viva del sentire, passaggio tra dentro e fuori, ponte tra vissuto interno e mondo esterno.
È attraverso questo canale che la persona può non solo riconoscere ciò che prova, ma anche attraversarlo e trasformarlo, in modo creativo e profondo.
Un linguaggio unico, per un ascolto profondo
L’approccio di Marta Scarabottolo è il risultato di anni di studio, pratica e ascolto.
Unisce la profondità della psicoterapia con la concretezza della presenza corporea, creando un linguaggio terapeutico che è allo stesso tempo accogliente, trasformativo e profondamente umano.
“Abitare il sentire” non è solo un percorso. È un invito.
A stare.
A sentire.
A lasciar emergere ciò che ci abita.
E a trasformarlo in possibilità.
Le meditazioni che andremo a scoprire sono esperienze di speranza attraverso la respirazione
che allarga il cuore, l’immaginazione che restituisce visione, ricerca, esplorazione del ‘vuoto’
come spazio fertile.
Passeremo poi a piccole esperienze, che ci porteranno da guardare giù dentro di noi, ad
alzare lo sguardo: ‘a rivedere le stelle’ come metafora di luce nel buio, come possibilità di
orientarsi verso la meraviglia, verso qualcosa che sorge dal buio come i nostri bisogni e i
nostri desideri per poi soddisfarli attraverso atti creativi e consapevoli ricordandoci, come
insegna la Gestalt, che in quel vuoto fertile mentre tutto finisce, tutto inizia!
Come si svolge il percorso
Incontri di gruppo
📅 Ogni lunedì alle ore 13.00
Un piccolo gruppo in un ambiente accogliente, dove condividere un’esperienza di ascolto e trasformazione.
Sessioni individuali
🗓️ Su appuntamento
Per chi desidera un lavoro più mirato, costruito sui propri tempi e bisogni.
Modalità di iscrizione e costo
Per informazioni e costi inviare una mail a info@vitalcenter.it con i propri dati personali oppure a scarabottoloma@gmail.com.
Per ulteriori informazioni:
+39 0571 920406
Chi è Marta Scarabottolo
Marta Scarabottolo
Psicologa Clinica dal 2007, specializzata poi come Psicoterapeuta ad indirizzo Gestaltico. Lavoro con il singolo, come Psicoterapeuta di coppia e con piccoli gruppi di meditazione esperienziale.
Il mio lavoro è un viaggio insieme, in cui imparare a sviluppare una maggior presenza a se stessi attraverso il corpo e il suo sentire emotivo. La meditazione nel mio lavoro, è una componente importante che aiuta la persona nella conoscenza di sé, delle proprie emozioni, dei propri bisogni e desideri, al fine di divenire consapevoli delle proprie dinamiche così da poterle gestire anziché lasciarsi gestire e delle proprie risorse interne che permettano di fluire con gli eventi della vita concedendosi tempo, spazio e amore.