PEDAGOGISTA .
Mi sono laureata in Scienze dell’Educazione presso la facoltà di Magistero dell’Università degli studi di Firenze nel 2002 con una tesi dal titolo “emergenza Urgenza psichiatrica in adolescenza. La situazione dell’UFSMIA di Firenze.”
Ho svolto 400 ore di tirocinio presso l’UFSMA di San Frediano a Settimo – Pi – e presso la Stella Maris di Calambrone, Pi; ho lavorato come educatrice in psichiatria e handicap e dal 2006 ho intrapreso l’attività di Pedagogista in regime di libero professionista.
Sto completando l’iter previsto dal master di I livello in Analisi del comportamento della scuola IESCUM, Istituto Europeo per lo studio del comportamento umano.
Esercito la libera professione a:
- San Miniato, via largo puglisi 6, c/o centro Ri Educa
- Empoli, in via Pacinotti 15, c/o la struttura sanitaria Vital Center (www.vitalcenter.it)
- A Pontedera, istituto San Giuseppe – via della Misericordia 31
Il mio lavoro consiste nel prendere in carico situazioni che coinvolgono il minore e, inevitabilmente, la sua famiglia che vive situazioni di disagio nell’ambito scolastico e/o sociale. In parole pratiche, dal 2006 ad oggi, il tipo di utenza che si è rivolta a me è rientrata in queste categorie:
- Genitori di bambini in attesa di effettuare una valutazione diagnostica;
- genitori di bambini tutelati dalla legge 104 (legge sull’handicap);
- genitori di bambini tutelati dalla legge 170 (legge sui DSA / BES);
- genitori di bambini in difficoltà in ambito scolastico ma che non rientrano in nessuna categoria diagnostica o giuridica.
- genitori di bambini in difficoltà nell’ambito delle relazioni tra pari
I genitori che, fino ad oggi, si sono rivolti a me, hanno cercato un sostegno per affrontare una situazione che creava loro stress e nervosismo in quanto lasciati da soli a farsi carico di problematiche semplici ma quotidiane, e snervanti:
- un figlio che non vive serenamente la scuola;
- un figlio che accusa malesseri vari per non andare a scuola o per non svolgere i compiti;
- un figlio che, nonostante l’impegno e la dedizione, non ottiene i risultati sperati e quindi perde motivazione;
- un figlio isolato dai compagni;
- un figlio che non prova interesse per nessuna attività
- un figlio che ha avuto una diagnosi (handicap o DSA ) a seguito della quale non è stato attivato nessun intervento e che il genitore non sa gestire;
- un figlio difficile, per seguire il quale una delle due figure (solitamente la mamma) ha lasciato il lavoro ma che, nonostante questo, non ottiene cambiamenti.
Che cosa è cambiato con l’intervento della figura specializzata? Nei casi seguiti fino ad oggi, l’inizio del trattamento ha:
- promosso un nuovo modo di approcciarsi al “comportamento – problema” da parte degli adulti di riferimento, fornendo loro nuovi strumenti e punti di vista “altri” rispetto a quelli utilizzati fino ad allora;
- preso in carico il minore per lavorare direttamente, in ambulatorio, sul comportamento problema (scolastico o sociale);
- messo i genitori in contatto con altri specialisti (logopedista, psicologo, dentista, oculista/ortottista, protesista) che potessero intervenire in maniera specialistica sull’eventuale problema;
- messo i genitori in contatto con agenzie del territorio o nazionali, specializzate nell’offrire sussidi mirati (AID – AGENZIA AFRAM – COOP. ANASTASIS – LABORATORI DI QUARTIERE, PALESTRE, SCOUT, PISCINA COMUNALE); nell’esperienza maturata ad Empoli, dall’incontro tra genitori di bambini in difficoltà è nata l’esperienza del MUTUO AUTO AIUTO.
A partire dal 2015 mi sono dedicata:
- alla conduzione di laboratori su potenziamento cognitivo ( FIL e disabilità intellettive)
- laboratori sui prerequisiti dell’apprendimento (per bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia):
- alla conduzione di occasioni formative rivolte ad esperti e a genitori;
- a laboratori sull’autonomia dedicati ad adolescenti con difficoltà relazionali;
- alla gestione di laboratori estivi rivolti a ragazzi della scuola primaria
- al sostegno presso la scuola primaria
- laboratori PECS Comunicazione Aumentativa Alternativa
L’intervento pedagogico è rivolto a soggetti compresi nella fascia d’età che va dalla scuola elementare fino all’adolescenza.