Che cosa è
Il linfodrenaggio o Drenaggio Linfatico Manuale (DLM)è una particolare tecnica di massaggio, esercitata nelle aree del corpo caratterizzate da eccessiva riduzione del circolo linfatico.
Il linfodrenaggio, come preannuncia la parola stessa, favorisce il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti: l’azione meccanica manuale viene esercitata a livello di aree che interessano il sistema linfatico (composto da milza, timo, noduli linfatici e linfonodi), allo scopo di facilitare il deflusso dei liquidi organici ristagnanti.
Il linfodrenaggio si presenta come una scelta terapeutica nelle diverse condizioni (più semplici e più complesse) che interessano il sistema linfatico, determinando un notevole miglioramento delle condizioni di vita di quei pazienti che convivono con una problematica cronica come quella del linfedema. Rappresenta l’unica soluzione per arginare le conseguenze della stasi linfatica insieme ad uno stile di vita adeguato.
L ’edema linfatico che si accumula tra le cellule provoca un aumento dello spazio tra di esse, ciò causa una loro cattiva ossigenazione e la formazione di quantità sempre maggiore di tessuto connettivo tra le cellule stesse: la cosiddetta “fibrosi”. Questa condizione a sua volta impedisce una adeguata ossigenazione dei tessuti e altera la fine organizzazione del sistema circolatorio linfatico. All’inizio della malattia, infatti, l’ edema linfatico si presenta molle alla palpazione, ma dopo un periodo superiore alle quattro settimane il processo patologico si complica con la fibrosi, formandosi così un edema duro alla palpazione, che aggrava ancor più il trasporto della linfa.
A chi è rivolto
Lo scopo del linfodrenaggio è quello di far defluire (quindi, drenare) i fluidi linfatici. Per tale ragione, questa particolare tecnica di massaggio è indicata e sfruttata con successo per:
• Favorire il riassorbimento degli edemi;
• Regolare il sistema neurovegetativo;
• Favorire i processi riparativi dei tessuti attraverso la stimolazione del microcircolo.
Principali indicazioni:
- edemi linfatici (di specie primaria e secondaria);
- flebedemi (a causa di stasi venose);
- danni traumatici (ematoma, distorsione, fratture, strappamenti della fibra muscolare, lussazione, operazioni, bruciature);
- post chirurgia oncologica (per esempio dopo operazioni al seno con estrazione di linfoghiandole);
- condizione di gravidanza
- cellulite (panniculopatia edemato-fibro-sclerotica);
- morbus Sudeck (algodistrofia, CRPS = sindrome complesso del dolore)