ONDE D’URTO

La terapia con onde d’urto è l’unico trattamento di dimostrata efficacia sulle tendinopatie inserzionali croniche che spesso tendono a non guarire a causa di una scarsa vascolarizzazione della giunzione osteotendinea.

In particolare le onde d’urto vengono applicate in caso di:

1. Gomito Epicondilite (gomito del tennista) e nell’epitrocleite (gomito del golfista)
2. Spalla Tendinopatie (specialmente se calcificate) della cuffia dei rotatori e nella sindrome da impingement (conflitto)
3.Ginocchio Tendinopatie (specialmente se calcificate) del rotuleo, del quadrici pitale, della bandelletta e della zampa d’oca.
4. Pube Tendinopatie degli adduttori
5. Caviglia Tendinopatie dell’Achilleo (specialmente se calcificate) apofisiti calcaneari
6. Muscolo Miositi ossificanti
7. Ossa Ritardi di consolidamento di fratture dopo il terzo mese (Pseudoartrosi)

Come già accennato in queste patologie il trattamento fisioterapico o con infiltrazioni locali di cortisone è quasi sempre inefficace o dà beneficio solo temporaneo ed il trattamento chirurgico con scarificazione e perforazione della giunzione osteo-tendinea ha spesso più lo scopo di far guadagnare soldi all’ortopedico che lo esegue che dare reale vantaggio al paziente. Peraltro lo scopo della scarificazione è quello di provocare, attraverso il sanguinamento locale, una risposta angiogenica (formazione di nuovi vasi sanguigni) che è l’effetto che l’onde d’urto è in grado di fare senza necessità di aprire il paziente e la giunzione osteotendinea viene trattata in maniera assolutamente incruenta. Esiste quindi una personale perplessità riguardo al fatto che ci si ostina a trattare queste patologie con terapie assolutamente inefficaci, creme, unguenti, massaggi, infiltrazioni, ecc. ecc. che fanno solo perdere tempo e soldi al paziente quando esiste la possibilità di trattare queste problematiche con una terapia di dimostrata efficacia come le onde d’urto.

Controindicazioni alla Terapia con Onde d’Urto

Le controindicazioni alla terapia con onde d’urto sono relativamente poche ma rappresentano delle situazioni in sui tale terapia potrebbe rappresentare un serio rischio anche mortale per il paziente in particolare nei casi di:

  1. Stato di Gravidanza accertato o sospetto
  2. Impianto di Pace-Maker/Defibrillatori
  3. Osteoporosi grave
  4. Masse sospette prossime alla zona da trattare
  5. Infezioni prossime alla zona da trattare
  6. Età inferiore ai 18 anni (solo se si devono trattare ossa lunghe in quanto se ne potrebbe arrestare la crescita)

 

 

1 EPICONDILITE OMERO-RADIALE
Infiammazione dolorosa dell’attacco tendineo sul gomito mediale

2 TENDINOSI CALCAREA
Dolorosa limitazione del movimento della spalla dovuta a calcificazione

3 EPICONDILITE OMERO-ULNARE
Infiammazione dolorosa dell’attacco tendineo sul gomito laterale (gomito del golfista)

4 BORSITE TROCANTERICA
Dolorosa periostite del femore esterno

5 SINDROME PATELLARE
Infiammazione del punto di attacco del legamento patellare

6 SINDROME TIBIALE ANTERIORE
Iniammazione del bordo tibiale dovuta a eccessiva sollecitazione

7 ACHILLODINIA
Irritazione dolorosa del tendine di Achille

8 FASCITE PLANTARE
Dolorosa infiammazione, perlopiù cronica, della fascia plantare

ENTESOPATIE CRONICHE
Irritazione dolorosa degli attacchi tendinei duvuta a eccesso di esercizio o a sollecitazioni improprie, o anche a processi degenerativi

PUNTI DI AGOPUNTURA
Terapia del dolore mediante il trattamento dei punti di agopuntura

PUNTI TRIGGER
Dolore acuto e cronico alla schiena, alla spalla, al collo ecc. dovuto a muscoli permanentemente accorciati e ispessiti