Abbiamo pensato di creare un progetto riabilitativo appositamente creato per quelle donne che hanno subito un intervento di mastectomia o quadrantectomia. Un progetto di prevenzione terziaria con il fine di ridurre le complicanze e i problemi posti dalla patologia e dalle sequele di un trattamento come quello relativo al carcinoma mammario.
Esistono raccomandazioni ministeriali sull’importanza della riabilitazione in campo oncologico, ed è noto come un intervento di mastectomia o di quadrantectmia con linfectomia ascellare seguita o meno da chemioterapie e/o radioterapia, è spesso responsabile di sequele sia psicologiche che funzionali.
Dopo l’operazione: i sintomi comuni
La sensazione è quella di avere “un cuscinetto, una compressa di cotone, un cartone duro sotto l’ascella, un qualcosa di non appartenente al proprio corpo”. Ci sono dolore, fitte, formicolii, intorpidimento, pesantezza del braccio e/o dell’avambraccio. Costrizione e dolore alla ferita, all’ascella e al torace. Come intervenire per allievare i sintomi post operatori della mastectomia?
Trattare gli esiti dell‘intervento chirurgico
Al Vital Center utilizziamo la riabilitazione integrata. Uniamo, cioè, le nostre competenze e specializzazioni per offrire alla persona un percorso mirato, specifico e adattato in base alla sua specificità e unicità. Integriamo fisioterapia e osteopatia, nutrizione e psicologia, movimento e educazione.
La nostra proposta terapeutica
La nostra proposta è un percorso riabilitativo che vede l’integrazione delle terapie manuali ed osteopatiche all’ESERCIZIO SPECIFICO DEDICATO. Uniamo il Movimento in Acqua con il Pilates Terapeutico.
L’idrokinesiterapia è quella branca della fisioterapia che utilizza le proprietà fisiche dell’acqua a scopo terapeutico e riabilitativo. Ogni seduta riabilitativa è svolta con la presenza di una fisioterapista in acqua specializzata e ogni esercizio proposto è adattato, favorendo i processi di apprendimento e le possibilità di reclutamento di fibre motorie che solo l’ambiente microgravitario e l’attento lavoro individualizzato del fisioterapista possono ottimizzare.
La nostra vasca riabilitativa è disposta su tre livelli di altezza, questo ci permette una grande variabilità di esercizi, ed ha una temperatura di 32°, temperatura riabilitativa ottimale per permettere la diminuizione del tono muscolare e facilitare il rilassamento.
Il movimento che proponiamo fuori dall’acqua invece è un programma di Pilates Terapeutico Specifico e Adattato per donne operate al seno che ha lo scopo di migliorare l’autonomia, la forza e l’autostima. Gli esercizi proposti sono studiati appositivamente per ripristinare la capacità di movimento del braccio e della spalla operate, riducendo il rischio del linfedema, ritrovando fiducia in sè stessa attraverso un miglioramento dell’equilibrio, del tono posturale e della mobilità globale.
Le sedute saranno di gruppo, questo per permettere la condivisione, l’accettazione dell’intervento terapeutico e la collaborazione: aiutarsi e sostenersi l’un l’altra crea un migliore percorso di recupero post-intervento.
Gli obiettivi che ci proponiamo con un lavoro di movimento di gruppo sono:
recupero della percezione del nuovo schema corporeo,
accettazione e nuova consapevolezza,
riduzione o prevenzione dell’edema dell’arto colpito,
prevenzione limitazioni di mobilità dell’arco di movimento dell’arto colpito e della colonna vertebrale,
riduzione della pesantezza dell’arto,
prevenzione del dolore,
prevenzione di neuriti associate,
riduzione della fatigue,
migliore qualità di vita.
Quando? E’ possibile iniziare la riabilitazione in acqua fin da subito, in base all’indicazione del medico. Gli esercizi proposti varieranno in base alle indicazioni e controindicazioni.
Cicatrici e linfedema
Disfunzioni e complicanze, come trattarle? Per le cicatrici ed il linfedema (gonfiore, senso di pienezza e pesantezza del braccio interessato, difficoltà ad alzare l’arto, irrigidimento della pelle, riduzione della capacità motoria) non esiste una cura risolutiva. Le pazienti però devono seguire un preciso programma terapeutico per ridurre i disturbi funzionali determinati dalla patologia, raggiungendo il recupero della mobilità dell’arto superiore. Ecco che, in questo caso, l’unione del linfodrenaggio manuela al trattamento manuale osteopatico risulta fondamentale.
Il drenaggio linfatico
E’ un massaggio superficiale eseguito con specifiche manovre sul piano della cute e degli strati sottocutanei che ripristinano il flusso linfatico a livello dei vasi e delle stazioni linfonodali. Mediante questo massaggio manuale, il sistema linfatico viene stimolato meccanicamente.
Il linfodrenaggio manuale consiste in una combinazione di movimenti circolari, ruotanti e ovali, piccoli e grandi, profondi e superficiali, in cui la pelle viene spinta senza scivolare sopra di essa. Questa tecnica di massaggio utilizza una pressione molto leggera sulla cute, quella che basta per spostare la pelle nelle due direzioni trasversale e longitudinale. L’effetto del linfodrenaggio manuale consiste in gran parte in una eliminazione meccanica dal tessuto dei liquidi in eccesso e degli elementi in essi esistenti.
Pertanto viene utilizzato principalmente per ottenere un effetto di riassorbimento degli edemi, soprattutto degli arti, formatosi, per esempio, in seguito ad asportazione dei linfonodi, come l’edema dell’arto superiore dopo mastectomia. Il linfodrenaggio manuale stimola il moto linfatico, porta ad un aumento della capacità di trasporto della linfa.
Trattamento manuale osteopatico
Il contributo dell’osteopatia nella cura del paziente oncologico diventa un’importante opportunità per supportare il miglioramento della qualità della vita, integrandosi con le cure mediche e fisioterapiche tradizionali. L’osteopatia può aiutare e sostenere la salutogenesi e l’autoregolazione del corpo: sostiene cioè la salute delle donna migliorando la capacità di adattamento e la consapevolezza corporea.
Il trattamento consiste in tecniche manuali dolci e non invasive. I metodi e le tecniche utilizzate sono specifiche e adattate in base alla persona. L’obiettivo del trattamento è quello di migliorare il movimento al fine di riequilibrare ogni restrizione fasciale o disfunzione somatica e risolvere la sintomatologia algica. Per ottenere ciò durante le sedute c’è sempre una visione globale rivolta alla singolarità della persona, ma verrà posta particolare attenzione al sistema muscoloscheletrico (cervicale e dorsale), al sistema fasciale (torace e diaframma), al sistema membranoso e viscerale, e soprattutto al sistema circolatorio e fluidico del corpo. Durante il trattamento viene posta particolare attenzione al riequilibrio dei diaframmi e in particolare del diaframma toracico e del diaframma toracico superiore con la finalità di favorire la corretta omeostasi e ottenere il ripristino della armonia funzionale della struttura. In particolare l’armonizzazione del muscolo diaframma risulta importante per le sue funzioni legate alla respirazione e come elemento di regolazione meccanica delle pressioni toracoaddominali.
Gli obiettivi del nostro percorso terapeutico sono
- Aiutare la donna a reagire alle condizioni di stress a cui è sottoposto con l’evolversi della malattia con una migliore consapevolezza e una migliore capacità di autoregolazione
- Riequilibrare il sistema nervoso autonomo
- Riuscire ad avere una migliore consapevolezza corporea
- Recuperare e migliorare la mobilità dell’arto superiore e prevenire o diminuire il linfedema
- Migliorare i movimenti globali.
Le cure sono efficaci anche contro astenia, nausea, vomito, dolori, problemi del sonno e dispnee dovute al trattamento chimico e chirurgico.
Da sapere
E’ possibile effettuare questo tipo di percorso riabilitativo anche in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.