Idrokinesiterapia

L’ idrokinesiterapia è uno dei punti di forza del Vital Center Riabilita.

Con Idrokinesiterapia si indica una terapia basata sul movimento (kinesi) in acqua (idro). 

La riabilitazione in acqua sfrutta le proprietà fisiche dell’acqua a scopo terapeutico e riabilitativo: l’acqua è strumento di valutazione e riabilitazione rivolto agli esiti delle principali patologie neuromotorie e ortopedico-traumatologiche.

L’idrokinesiterapia è effettuata all’interno della vasca riabilitativa a 33°, condizione necessaria per ottenere un effetto rilassante e antalgico. La vasca del Vital Center è progettata e realizzata per trattare le diverse patologie ortopediche e neurologiche di adulti e bambini. E’ disposta su 3 livelli di acqua, 1,20 metri – 1,50 metri – 2 metri. La vasca è sopraelevata, alta 120 cm, dotata di un sollevatore meccanico telecomandato per permettere l’accesso a chi non è in grado di deambulare autonomamente. 

L’acqua è la reale possibilità di ottimizzare le potenzialità motorie residue atte a raggiungere risultati altrimenti inaspettati.

Il nostro approccio di riabilitazione in acqua è altamente specifico e personalizzato. Il terapista specializzato in Idrokinesiterapia è in acqua con il paziente e lo segue e accompagna in ogni esercizio proposto. L’ambiente acqua riduce la distanza tra paziente e terapista. Si instaura quella relazione empatica tra paziente, terapista e l’acqua, che genera e favorisce il benessere e la cura di una serie numerosa di patologie.

Utilizziamo il metodo Approccio Sequenziale Propedetico.

L’ambiente acqua è un nuovo ambiente per il paziente, per questo il primo obiettivo del terapista è valutare il grado di acquaticità del paziente e impostare la seduta in base alle sue capacità acquatiche, cercando di farlo sentire a suo agio e assecondando il suo ambientamento in acqua. Ogni esercizio proposto in acqua viene adattato alla tipologia del paziente, senza riprodurre ciò che viene fatto in ambiente gravitario, ma sfruttando le proprietà benefiche dell’acqua, vengono favoriti i processi di apprendimento e le possibilità di reclutamento di fibre motorie che solo l’ambiente microgravitario e l’attento lavoro individualizzato del fisioterapista possono ottimizzare. Il tipo di lavoro proposto è sequenziale e propedeutico, quindi gli esercizi avranno una difficoltà crescente, dal semplice al complesso con lo scopo finale di dare al paziente la completa autonomia in acqua.

L’aspetto più importante della riabilitazione in acqua è la presa in carico globale del paziente. Ci si immerge in acqua, l’intero corpo assume un peso diverso, ed è necessaria una forza diversa per muoversi. L’ambiente acqua è un mondo nuovo e gli effetti positivi sono molteplici, su più organi e più funzioni.

  • Apparato Locomotore: le proprietà fisiche dell’acqua favoriscono la possibilità del reclutamento neuromuscolare, è facilitato l’apprendimento e il recupero di schemi di movimento persi, e migliorano la propriocezione ed equilibrio. Il paziente raggiunge la posizione eretta con più facilità favorendo una migliore circolazione e prevenendo i processi di decalcificazione sulle articolazioni degli arti inferiori.
  • Apparato urologico e intestinale: la possibilità di cambiare velocemente posizione, di raggiungere la posizione eretta e muoversi su piani spaziali differenti in assenza di gravità, modifica le pressioni interne, e quindi influisce positivamente sul torchio addominale. Il paziente riesce ad ottenere uno svuotamento più efficace e completo, diminuendo così anche il rischio di infezioni.
  • L’ambiente antigravitario facilita i passaggi posturali e ogni movimento, quando viene aumentata la difficoltà o il livello di acqua nell’esecuzione del movimento, si sfrutta l’influenza della forza di gravità. In base al livello di acqua in cui viene proposto l’esercizio, passando dall’acqua bassa all’acqua media, il paziente riesce a fare dei movimenti che a secco non riuscirebbe a fare, acquisendo più autonomia e sicurezza anche in ambienti non protetti.
  • Aspetto psicologico: la libertà dei movimenti e l’indipendenza che l’ambiente acqua concede ai pazienti, il fatto di poter spostarsi senza dover usare la carrozzina o un ausilio e senza chiedere aiuto a nessuno influisce positivamente sull’aspetto emotivo e psicologico del paziente.
  • Integrazione sociale: lo scopo più importante del trattamento in acqua è l’integrazione sociale. L’acqua è un ambiente paritario paziente-terapista, e viene dato preferenza al lavoro di gruppo, questo elimina l’alienazione a cui spesso i pazienti vanno incontro e il paziente aumenta le proprie capacità per reinserirsi nella società.

Il programma riabilitativo varia a seconda del paziente e si basa su: rilassamento muscolare; mobilizzazione passiva in galleggiamento supino, verticale e prono; passaggi posturali; recupero articolare; rinforzo muscolare; propriocezione; stretching; rieducazione al passo. 

Seduta di idrokinesiterapia individuale

L’idrokinesiterapia è spesso una esperienza nuova per il paziente, un nuovo metodo di lavoro, in un nuovo ambiente. Per questo motivo, deve essere capace con le proprie capacità e abilità acquatiche di adattarsi senza difficoltà al nuovo ambiente. Le sedute individuali permettono che questo ambientamento sia più naturale e facile possibile, con un rapporto terapista paziente 1:1, il terapista accompagna e monitora costantemente il paziente trasformando ogni difficoltà in vantaggio.

Una seduta individuale è indispensabile quando il paziente non è autonomo e è totalmente dipendente, ed è opzionale quando il paziente lo richiede per poter riuscire meglio nella seduta.

Seduta di idrokinesiterapia di gruppo

Le sedute di idrokinesiterapia in gruppo, sono formate da un massimo di 4-5 persone. Il terapista è in acqua e guida ogni paziente nel proprio esercizio. I pazienti che possono partecipare alle sedute di gruppo sono autonomi e hanno una buona acquaticità. Ogni paziente svolge il proprio programma riabilitativo, sotto le indicazioni del terapista, che ne monitora attento la corretta esecuzione. I gruppi sono formati e amalgamati in base alle richieste funzionali dei pazienti, in modo che il terapista sia libero di poter mobilizzare e seguire più attentamente chi richiede più attenzioni, mentre di lasciar più libero chi ha una maggiore capacità di ambientamento e acquaticità.

I tuoi terapisti saranno

Valentina Sbrilli

Fisioterapista

Leggi tutto
Letizia Macchi

Idrokinesiterapia

Leggi tutto
Sara Martino

Fisioterapista

Leggi tutto
Veronica Boni

Rieducazione posturale

Leggi tutto